Prestazioni sociali, alloggi popolari e scala degli stipendi: prospettato un prossimo adeguamento al rincaro? – Interrogazione

1. Introduzione generale

Secondo l’Ufficio federale di statistica, solo negli ultimi due mesi l’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0.7% da aprile a maggio e dello 0.5% da maggio a giugno. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il rincaro nel giugno 2022 è stato invece del 3.4%. Questo incremento è dovuto a vari fattori, tra cui l’aumento del prezzo degli affitti, dell’olio da riscaldamento e di numerosi prodotti alimentari. La progressione dei prezzi risulta di gran lunga superiore al normale incremento stagionale e, almeno nel prossimo futuro, sembra non sia purtroppo destinata a terminare. Inutile a dirsi che l’inflazione andrà sempre più a colpire soprattutto le persone con un reddito medio-basso, il cui potere d’acquisto – in mancanza dei necessari adeguamenti salariali – si vedrà di conseguenza sensibilmente ridimensionato. In quest’ottica appare dunque indicato che, seppure nel quadro dei rispettivi margini di competenza, ogni livello istituzionale cominci a interrogarsi sugli accorgimenti da adottare per cercare di affrontare tale problematica.

2. Disciplinamento comunale

A livello comunale sono diversi i Regolamenti che contemplano, a titolo facoltativo così come tecnicamente obbligatorio, un adeguamento al rincaro degli importi e dei limiti di reddito applicabili. Senza alcuna pretesa esaustiva, gli ambiti più sensibili dove viene prevista una simile clausola sono quelli delle prestazioni sociali comunali, dell’assegnazione degli alloggi accessibili di proprietà del Comune e degli stipendi delle/dei collaboratrici/tori della Città. Di seguito si riporta quindi una panoramica delle principali basi legali di riferimento, in virtù delle quali sarebbe nel caso possibile procedere con una puntuale indicizzazione che tenga conto dell’aumento del costo della vita.

I. Art. 6bis del Regolamento comunale sulle prestazioni comunali in ambito sociale

1. Il limite del reddito disponibile residuale (in fr./anno) al di sotto del quale si può accedere alle prestazioni comunali è il seguente, tenuto conto del numero di persone per unità di riferimento:

1 persona: 17’000
2 persone: 25’000
3 persone: 30’000
4 persone: 35’000
5 persone: 40’000

Per ogni persona in più il limite sale di 4’000 fr.

2. Il Municipio può adeguare ogni anno questi limiti, tenuto conto del rincaro e delle rivalutazioni delle prestazioni cantonali.

3. La somma delle prestazioni erogate in un anno civile in base al presente Regolamento e del reddito disponibile residuale dell’Unità di riferimento non può superare il limite di reddito.

Nota: la disposizione è potestativa e non impone perciò un adeguamento automatico al rincaro.

II. Art. 11 del Regolamento per l’assegnazione degli alloggi di proprietà del Comune di Lugano

Il Municipio adatta i limiti di reddito e di sostanza al rincaro mediante Ordinanza municipale.

Nota: previa verifica, ci risulta che ad oggi non si sia ancora reso necessaria emanare l’Ordinanza.

III. Art. 36 cpv. 2-3 del Regolamento organico delle collaboratrici e dei collaboratori della Città di Lugano (ROCCL)

[…]

2. La presente scala è stabilita sull’indice ufficiale constatato a dicembre 2010 (pari a 100 pti).

3. La scala degli stipendi indicata in questo articolo verrà adeguata ogni anno all’indice nazionale dei prezzi al consumo secondo le disposizioni emanate dal Municipio, tenuto conto della situazione finanziaria del Comune e previa consultazione della CdP (art. 91 ROD).

Nota: Un adeguamento sembra qui contemplato, ma su riserva di un apprezzamento del Municipio.

IV. Art. 43 cpv. 2-3 del Regolamento organico delle collaboratrici e dei collaboratori dell’Ente Lugano Istituti Sociali (ROCIS)

[…]

2. La presente scala è stabilita sull’indice ufficiale constatato a dicembre 2010 (pari a 100 pti).

3. La scala degli stipendi indicata in questo articolo verrà adeguata ogni anno all’indice nazionale dei prezzi al consumo in misura analoga a quella delle collaboratrici e dei collaboratori del Comune di Lugano.

Nota: trattasi di un rinvio al sopracitato art. 36 cpv. 2-3 del ROCCL per il personale dell’Ente LIS.

3. Considerazioni finali

Sulla scorta di quanto esposto, anche il Comune potrebbe e dovrebbe prendere in considerazione, almeno per determinate prestazioni di sua competenza e fasce della popolazione, le conseguenze derivanti dal fenomeno inflattivo. Data la particolare difficoltà dell’attuale contesto economico, si vuole dunque sollecitare in maniera tempestiva una maggiore sensibilità attorno alla possibilità di applicare l’adeguamento al rincaro già previsto dai Regolamenti vigenti. Come rilevato nelle annotazioni relative ad ogni disposizione (cfr. punto 2), l’indicizzazione degli importi in questione non avviene infatti sempre in modo automatica e completa, richiedendo di conseguenza una preventiva presa di coscienza e iniziativa da parte del Municipio. Qualora la tendenza dell’IPC dovesse persistere e il Comune non andasse a riconoscere gli adeguamenti al rincaro, sussiste infatti il rischio che ne risentano soprattutto i potenziali beneficiari delle prestazioni sociali comunali e inquilini degli alloggi popolari della Città, così come le/i collaboratrici/collaboratori dell’amministrazione comunale.

4. Domande

In considerazione di quanto sopra e, in ogni caso, consapevoli dell’incertezza che accompagnerà l’andamento dell’inflazione nei mesi a venire, rivolgiamo al Lodevole Municipio le seguenti domande:

1. E’ già stato considerato o prospettato un prossimo adeguamento al rincaro dei limiti di reddito sulla base dell’art. 6bis del Regolamento sulle prestazioni comunali in ambito sociale?

2. Secondo quali criteri viene deciso di applicare (o meno) l’adeguamento previsto dal precitato Regolamento e quali effetti esplicherebbe una tale decisione a favore dei beneficiari di prestazioni?

3. E’ già stato considerato o prospettato un prossimo adeguamento al rincaro dei limiti di reddito e di sostanza del Regolamento per l’assegnazione degli alloggi di proprietà del Comune di Lugano?

4. Secondo quali criteri viene deciso di applicare (o meno) l’adeguamento previsto dal precitato Regolamento e quali effetti esplicherebbe tale decisione a favore degli inquilini degli alloggi sociali?

5. E’ già stato considerato o prospettato un prossimo adeguamento della scala degli stipendi del personale all’indice nazionale dei prezzi al consumo, come contemplato dal ROCCL e dal ROCIS?

6. Si può già avere una prima previsione in merito alla percentuale e all’impatto finanziario dell’adeguamento della scala degli stipendi, tenuto conto dell’attuale situazione finanziaria del Comune (art. 36 cpv. 3 ROCCL)?

7. Vi sono per caso altri ambiti dell’amministrazione comunale dove si ritiene possa o debba rendersi necessario considerare nel prossimo futuro un adeguamento al rincaro degli importi?

8. Per quando è finalmente prevista la presentazione dell’ormai sempre più atteso messaggio municipale concernente la revisione del Regolamento sulle prestazioni comunali in ambito sociale?

Con ogni ossequio.


Primo firmatario: Edoardo Cappelletti (PC – Gruppo PS-PC)

Giovanni Albertini (MTL)

Danilo Baratti (I VERDI)

Sara Beretta Piccoli (MTL)

Mattea David (PS)

Raoul Ghisletta (PS)

Deborah Meili (I VERDI)

Dario Petrini (PS)

Aurelio Sargenti (PS)

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